Il ciclo produttivo alle Coltellerie Beltrame inizia con la
tranciatura delle lame. Lo strumento utilizzato in questa fase è la
trancia.
A questo punto le lame sono pronte per essere
temperate. L'acciaio utilizzato è l'
AISI 420 oppre
MA4: questi acciai rappresentano un ottimo compromesso tra qualità e costi.
Le caratteristiche chimiche dell'acciaio da noi utilizzato sono le seguenti: (C) carbonio 0,46; (Si) silicio 0,43; (Mn) manganese 0,34; (P) fosforo 0,025; (S) zolfo 0,002; (Cr) cromo 13,68. Queste caratteristiche garantiscono l'
inossidabilità e la
tenuta del filo. Dopo il trattamento termico, le lame raggiungono la durezza di
56 HRC (Rockwell).
A questa durezza le lame diventano tuttavia estramemente fragili e poco flessibili, pertanto si deve eseguire un secondo trattamento detto
rinvenimento: il materiale viene riscaldato nuovamente a circa 250 gradi Celsius e lasciato riposare per qualche ora. In questo modo le maggiori tensioni vengono perdute, la durezza scende a
55 HRC e la lama acquista quell'elasticità che è molto importante per la tenuta del filo.
Da qui si nastrano le coste delle lame e si procede all'
arrotatura, operazione che consiste nel conferire la giusta conicità alle lame.
La lavorazione delle lame è completata con la fase di
satinatura.
Le lame vengono poi montate sui rispettivi manici, che possono essere in vari
materiali:
gomma termoplastica antiscivolo (adatta all'uso in lavastoviglie),
legno naturale (olivo, kotibe o palissandro).
La
finitura del manico viene eseguita con nastri (tele abrasive) che levigano il legno rendendolo liscio e pronto all'oliatura.
Il coltello non è però ancora terminato in quando manca l'
affilatura, operazione che ancora oggi viene
eseguita a mano per garantire la
massima precisione.
Il processo produttivo si conclude con la marcatura, il
controllo di qualità finale e la spedizione.